IL TERRITORIO
MONTEREALE VALCELLINA

Natura, cultura e ingegneria

Numerosi ritrovamenti fanno pensare ad insediamenti umani già a partire dall’età del bronzo, di cui il più importante ritrovamento è la Necropoli di Domino. Il primo documento storico è datato 1213 e riguarda l’investitura del feudo. Montereale Valcellina è ricca di storia e vivace centro di attività culturali. Meritano un visita la chiesetta di San Rocco (XI sec), il piccolo oratorio votivo di San Floriano e l’oratorio della Madonna delle Grazie. Nella frazione di Malnisio troviamo la chiesetta di San Giovanni Battista e la ormai secolare centrale idroelettrica dei primi del Novecento, che al suo interno ospita il Museo dell’Energia Idroelettrica.

Montereale Valcellina è l’ultimo paese della pianura pordenonese; sorge su un terrazzo alluvionale fra il torrente Cellina, il Monte Spia, il Monte Castello e il Monte Fara, a 317 m s.l.m.

Particolarmente importante a livello naturalistico è la Riserva Naturale della Forra del Cellina, il cui territorio si estende su una superficie di circa 304 ettari. Il suo aspetto geomorfologico è tipico di un grande canyon ed è tra i maggiori della regione e senz’altro uno dei più spettacolari.

Municipio:
Via Ciotti, 122
33086 Montereale Valcellina
Tel: 0427 798782
Fax: 0427 799373

Personaggi noti di Montereale Valcellina sono il mugnaio Domenico Scandella detto il Menocchio (cui oggi è dedicato il Circolo Culturale), che nel 1559 venne portato al rogo dall’inquisizione a causa delle sue eretiche convinzioni sulla creazione del mondo, secondo lui nato da una sorta di informe impasto primordiale e il Pellegrin, abitante della frazione di San Leonardo che costruì personalmente un canale che dal Cellina portò l’acqua nella piazza del paese.