IL TERRITORIO
CLAUT

Dall'emigrazione forzata al turismo di nicchia

Le prime notizie sull’abitato di Claut risalgono al X secolo. Dopo la seconda guerra mondiale ha sofferto di una forte emigrazione verso le grandi città del nord Italia e verso l’estero. È solo intorno alla fine del XX secolo che la sua popolazione finalmente si stabilizza grazie alla sistemazione delle vie di comunicazione che hanno permesso il pendolarismo giornaliero.

A capo di un territorio piuttosto esteso, Claut si trova all’inizio della Valcellina, venendo dalla Val Vajont, a 613 m s.l.m. ed è attraversato dai torrenti Cellina e Settimana

Il ”Museo della Casa Clautana” è un pregevole recupero di una tipica abitazione locale, con ricostruzione di varie ambientazioni con arredi ed attrezzi originali per l’agricoltura e l’artigianato. Accanto al Museo sorge la Parrocchiale di San Giorgio Martire, che conserva statue e altari lignei settecenteschi della bottega di Giovanni Auregne e due vaste tele del Settecento, "Lavanda dei Piedi" e "Ultima Cena" dell’artista austriaco Ambrogio Chelm. Oggi Claut è una meta turistica, dotata di attrezzature sportive che hanno mutato il suo volto rurale: sono presenti impianti per lo sci di fondo e la discesa, un moderno Palaghiaccio e una pista ciclabile.

Municipio:
Via A.Giordani, 13
33080 Claut
Tel: 0427 878040
Fax: 0427 878454

Nella frazione di Cellino, in riva al torrente Cellina, è attiva in estate una scuola di canoa. In quel tratto di torrente si recano anche molti pescatori per la presenza dell’ormai raro temolo. Nella vasta prateria di Pinedo (in comune con Cimolais), di fronte alla Zona Industriale-Artigianale, è stato realizzato un piccolo aeroporto adatto agli aerei da turismo e ultraleggeri, oltre che per i deltaplani a motore.